L’arte di arrangiarsi: cinema d’agosto a Ri-make

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Il collettivo cinema di Ri-make presenta un breve ciclo agostano intitolato “L’arte di arrangiarsi:il cinema con pochi mezzi”. Il programma lo vedete nella locandina.
Qui sotto il comunicato del collettivo cinema che spiega il progetto all’interno dello spazio recuperato e invita a partecipare….

Chiunque in questi ultimi anni abbia scelto un’occupazione nell’ambito cinematografico, o per qualsiasi ragione di operare al suo interno o sia semplicemente consapevole di cosa significhi farne parte, è anche a conoscenza delle criticità strutturali che lo affliggono: il ristagno produttivo, l’estrema difficoltà nel reperimento di finanziamenti per la produzione e di canali per la distribuzione (soprattutto per quanto riguarda la cinematografia indipendente), il corporativismo delle categorie professionali, la precarietà cronica degli impieghi.

Ad una serie di questioni connesse al mondo del cinema come industria e mercato del lavoro, si lega inoltre un non indifferente fattore culturale, dato dalla sistematica standardizzazione delle produzioni, vincolate indissolubilmente alle esigenze del mercato e del cosiddetto “spettatore medio”, che rendono impossibile la trasmissione di contenuti e linguaggi estranei a determinati parametri e tarpano le ali al dibattito culturale e politico che si era riusciti a creare in passato intorno al mezzo cinematografico come veicolo di storie, idee, sperimentazioni linguistiche e critica sociale. Inutile specificare come le suddette dinamiche dominino l’industria cinematografica quanto quella televisiva e le più svariate forme della comunicazione audiovisiva in generale.

La formazione all’interno dello spazio di Ri-Make di un collettivo che si occupi specificatamente di cinema e linguaggi audiovisivi nasce dall’esigenza di poter operare in un contesto politico e culturale in cui sia possibile affrontare queste discipline secondo una modalità condivisa, autogestita e libera, accessibile a chiunque ne sia desideroso, con l’obbiettivo di proporre un’alternativa sul fronte produttivo e culturale alle logiche del cinema e della comunicazione audiovisiva istituzionali.

In termini pratici il progetto cinematografico si struttura in tre punti:

l’organizzazione a Ri-Make di una serie di proiezioni tematiche;
la creazione di un gruppo di autoproduzione cinematografica dedicato alla realizzazione di film, documentari ecc., che provi anche a riflettere su cosa significhi opporsi al modello produttivo vigente;
la creazione di un laboratorio di autoformazione per l’apprendimento degli elementi di base, da un punto di vista teorico e pratico, del linguaggio cinematografico e audiovisivo da utilizzare anche come terreno di confronto e discussione sull’argomento.

I tre progetti sono legati alle prospettive e ai temi di cui si occupano i collettivi di Ri-Make e in senso più ampio i soggetti che collaborano nello spazio: in questa prima fase è stato scelto di inaugurare le rassegne tematiche con un ciclo di proiezioni sul tema del lavoro e parallelamente un altro sulla nascita e lo sviluppo del cinema indipendente; fra le prime autoproduzioni è in fase di discussione un documentario sulla Ri-Maflow, la fabbrica a Trezzano sul Naviglio occupata dagli operai dopo la chiusura, che da più di un anno sta sperimentando forme di autogestione e autoreddito e che sta fornendo supporto alle iniziative di Ri-Make. Inoltre sono in progetto una serie di videoinchieste legate al progetto di Epicentri Precari, lo strumento con il quale il collettivo propone una narrazione del mondo del lavoro dal punto di vista dei soggetti che ne sono coinvolti e con i quali si intende creare un terreno di confronto, formazione e sostegno alle lotte nei più vari ambiti: studenti e studentesse lavoratori/lavoratrici, migranti, donne, lavoratori del settore manifatturiero, lavoratori precari in genere ecc…

Con questo comunicato, proviamo a condividere un progetto all’interno di Ri-Make aperto a chiunque desideri partecipare come fruitore delle iniziative del collettivo cinematografico o costruirle insieme. Il collettivo cinematografico si riunisce tutti i giovedì alle 18, ed è aperto alle proposte e alla partecipazione attiva di tutti/e.