Sgomberare Ri-Make significa sgomberare una vita futura

Appello dell’associazione Mshikamano a tutte le realtà antirazziste, le associazioni solidali, i/le nativi e i/le migranti.

Siamo l’associazione Mshikamano, un progetto di solidarietà tra migranti e nativi nato due anni fa con l’obiettivo di conquistare un lavoro, una casa e una vita dignitosa per tutte e tutti. Le principali attività che abbiamo avviato sono la cucina popolare e la sartoria solidale. Attraverso il lavoro autogestito e in solidarietà siamo riusciti in poco tempo a fare moltissime cose:

  • finanziare le nostre attività, sostenendoci economicamente

  • conquistare il diritto alla mobilità acquistando degli abbonamenti per i trasporti pubblici per i soci migranti che non potevano averne accesso altrimenti,

  • accedere a un corso di formazione professionale relativo alla ristorazione, ipotizzare un progetto abitativo e di lavoro per stabilizzare e sviluppare a pieno la nostra attività.

Tutte queste importanti attività si sono radicate e sviluppate nello spazio recuperato Ri-Make di via Astesani 47 a Milano, luogo dove l’associazione è nata.

Ri-Make è oggi in grave pericolo: lo spazio è sotto sgombero e rischia di essere chiuso in tempi brevi, tornando vuoto e inutilizzato e lasciando senza un luogo tanti progetti di solidarietà, tra i quali anche il nostro.

Per noi Ri-Make è un luogo fondamentale, è diventato come una casa, un punto di riferimento. Qui ci siamo incontrati e abbiamo avuto la possibilità di organizzarci, di informarci su come funzionano le leggi di questo paese, come funzionano le città dove viviamo e i servizi ai quali abbiamo diritto. Abbiamo scoperto che i nostri problemi e i nostri bisogni sono comuni e che possiamo trovare una soluzione tutti insieme.

A Ri-Make abbiamo riscoperto i nostri diritti e abbiamo iniziato a lottare per ottenerli. Ci siamo ricordati che sta a noi cambiare le nostre vite e che possiamo manifestare per le strade della città per rivendicarlo, arrivando a discutere delle nostre condizioni direttamente con il Prefetto di Milano.

La prima volta che abbiamo sentito di vivere in Italia è stato quando siamo entrati a Ri-Make: nei centri d’accoglienza nei quali siamo ospiti non c’è relazione con chi ci accoglie. Per strada se noi, ragazzi venuti dal mare, abbiamo voglia di parlare con qualcuno ci prendono per pazzi, quando li salutiamo loro non ci salutano.

A Ri-Make abbiamo scoperto che non tutti gli italiani odiano gli stranieri e ora abbiamo molti amici e amiche italiani con cui condividiamo dei bellissimi momenti.

Sappiamo che questo spazio non è legale. La nostra attività serve anche a ridare vita a questi spazi. Lo sgombero di Ri-Make sarà un atto contro le cittadini e i cittadini italiani e i/le migranti di questa città.

Non vogliamo più essere sradicati. Abbiamo lasciato il nostro paese per motivi per noi molto importanti, siamo stati spostati in centri di smistamento, e poi in altri ancora. Giusto il tempo di tessere relazioni umane e sociali e via di nuovo, spediti come pacchi postali in altre case, in altre zone, spesso lontano dalle nuove amicizie e dagli affetti che avevamo creato. Tutto ciò è molto faticoso emotivamente.

Grazie alla solidarietà e all’apprezzamento da parte di persone che ci hanno conosciuto e hanno avuto fiducia in noi e nel nostro progetto, Mshikamano è cresciuta e ci stiamo mettendo il cuore affinché possa svilupparsi ancora di più nei prossimi anni. Ma per fare questo abbiamo bisogno di un luogo, un punto di riferimento in cui incontrarci e sentirci uniti, un luogo da cui non essere più sradicati. Questo ci dà forza!

Per questo chiediamo solidarietà e aiuto concreto a tutte le associazioni, i collettivi e le realtà che abbiamo conosciuto in questi anni, per le quali abbiamo cucinato, che abbiamo incontrato per le strade a manifestare contro il razzismo e per i documenti per tutte/i, che hanno acquistato le nostre autoproduzioni, con le quali ci siamo incontrati e abbiamo condiviso momenti importanti dentro e fuori da questo spazio.

Vi chiediamo in particolare di firmare e diffondere questo appello, e di:

  • Aiutarci a difendere Ri-Make e l’associazione Mshikamano sostenendo le proposte alternative allo sgombero che abbiamo avanzato e supportando la nostra richiesta di un tavolo con la giunta del Comune di Milano.

  • Partecipare insieme a noi alle mobilitazioni delle prossime settimane (25 aprile e1 maggio) e soprattutto al presidio davanti a Palazzo Marino il 7 maggio.

  • Ospitare temporaneamente le nostra attività di cucina e sartoria nel caso in cui lo sgombero venisse effettivamente messo in atto, in attesa di un nuovo spazio comune e attivo per tutti i progetti di Ri-Make.

Per noi sgomberare Ri-Make significa sgomberare la possibilità di una vita futura.

Per questo vi chiediamo di aiutarci a difenderlo.

Associazione Mshikamano

Adesioni:

– Naga

– Anpi ATM

– Dada Maisha (Brugherio)

– Sos Rosarno

– Karalò – Sartoria Migrante (Roma)

– Sfruttazero – autoproduzioni fuorimercato

– Diritti a Sud (Nardò)

– Solidaria (Bari)

– Contadinazioni (Palermo)

– FuoriMercato – autogestione in movimento

– Karallà

– Villa Roth (Bari)

– Cambio Passo

– Comitato Ero Straniero (Abbiategrasso)

– Banda FONC

– Giardino degli Aromi

– Rob de Matt

– Comitato Zona 8 Solidale

– Cristina Barcellari (Opella)

– Maurizio Anelli (Sonda.Life)

– Oscar Agostoni (Disturbi Teatro)

– Gianluca Foglia “Fogliazza” – disegnatore

– Marco Reggio – Antispecista

– ICEI Istituto Cooperazione Economica Internazionale

– Casa Madiba Network

– Macao

– SMS – Spazio di Mutuo Soccorso

– Black Panthers FC

– Silvia Rusignolo

– Antonia Grigetti

– Silvia Giacomini

– Resistenza Animale

– Circolo Arci La Scighera

– Associazione Voci di Mezzo