Nei prossimi giorni a Ri-Make

  • Venerdì 6 e Sabato 7 Febbraio 2015

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Tropic Disco Sound System feat Oldies Music Club Milano present :

MUSIC JUNCTION
Sound System Culture & Vintage Black Sounds

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VENERDI’ 6 FEB.
Afro-Caribean , Latin Boogaloo , Rhythm & Soul

Dopo alcuni anni di esperienza in varie serate underground Milanesi nasce l’ Oldies Music Club Milano, un nuovo format che unisce appassionati di musica e collezionisti di vinile, che selezioniamo durante i nostri Dj Set, attraversando un percorso musicale che parte principalmente dalla fine degli anni ’50 fino ai primi ’70, proponendo vari generi sotto ogni sfumatura.

Selectors:
Paolo Dionisi (Il Club del Vinile)
Brian Hussey (B-Side Bri)
Bambi Rossi (YOUTHinREVOLT)
Dr.Lele (Home of Joy Varese)

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SABATO 7 FEB.
Ska, Rocksteady, Roots Reggae

L’unione di due realtà note nella scena Reggae (Rootikalist e Reggae Magique) dà vita a “Tropic Disco”, un sound system auto costruito attraverso il quale diffondere il messaggio di equal-rights & justice che è alla base della musica reggae.
Le loro selezioni su vecchi vinili originali ri-trovati nelle strade di Kingston e negli scantinati di vecchi sound man londinesi caratterizza lo stile ska, rock steady, roots e rub-a-dub di cui il sound si fa promotore. L’obiettivo comune è quello di ri-portare alla luce musica di qualità dimenticata o addirittura mai diffusa.

Selectors:
Tropic Disco crew ( Rootikalist Jakoo & Giovanni Dufour )
Noah Adowa Hi-Fi
Upsetting Station Hi Fi

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Orari: 22/4 – ADM: € 5

  •  Domenica 8 Febbraio 2015

MERCATINO DEI PRODUTTORI AGRICOLI – dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Vieni a RiMake – potrai acquistare verdure, formaggi, birre, paste, legumi, funghi, vini, conserve, salumi, pane, uova, caffè e molto altro….

Con aperitivo finale!

  • Martedì 10 Febbraio 2015
CORSO BASE DI DANZE POPOLARI – dalle ore 21.00 alle ore 0.00
 Uno spazio danze nel Ri-Make spazio.
Ri-Make e Folkaos organizzano un CORSO BASE DI DANZE POPOLARI
con Renzo Foglini del Folkaos

Dieci lezioni al costo di €. 40 (riduzioni e prezzi agevolati per studenti e senza reddito).
Il corso si terrà tutti i martedì dalle ore 21:00 alle ore 22:30
MARTEDI 10 FEBBRAIO 2015 prima lezione di prova gratuita.

Danze facili per tutti, di fila, in cerchio, di coppia, da soli, in compagnia, seduti, sdraiati, in piedi, a pancia in giù, in su , … -ops forse sono andato un pochino fuori dalle righe – però: echissenefrega, l’importante e imparare divertendoci e magari finire la serata davanti ad un buon bicchiere di birra: che ne dite ??? VI ASPETTIAMO !!
A seguire BAL FOLK per tutti.
INGRESSO LIBERO
per info :
Renzo 3387900555
Piero 3334665107
  • Sabato 14 Febbraio 2014

10926173_1453811381538960_2345207324205511795_oGODETEVI UN SAN VALENTINO POST PORNO – dalle ore 15:00

Le Lucciole collettivo femminista e LGBITQ presentano…GODETEVI UN SAN VALENTINO
POST PORNO

Ore 15: POLIAMORE
coppia aperta, gelosia, amanti, etc. : Parliamone!
Partecipa il collettivo femminista Shora

Ore 18: WORKSHOP
“Immaginari pornografici – parliamo, pensiamo, guardiamo e sentiamo insieme: un altro porno è possibile?”
Con Martu, attivista transfemminista di Madrid

Ore 20: APERITIVO VEGANO

Ore 22: DJ-SET
con dj Zumbì e dj Queen Elizabeth
Cumbia
dancehall, hiphop, funk, reggaeton, electro, varie ed eventuali

Durante la serata sarà disponibile
la Stanza del Sesso

Verranno venduti favolosi
Dildo Autoprodotti

è gradita
l’offerta libera

www.lelucciole.noblogs.org
lucciole@autistiche.org

EXPO FA MALE, FACCIAMO MALE AD EXPO

DOCUMENTO FINALE ASSEMBLEA NAZIONALE NOEXPO

Il 17 gennaio 2015, in una Milano che dopo aver ipocritamente pianto “l’attacco alla libertà di stampa” in Francia si prepara in termini repressivi ai 6 mesi dell’Expo, oltre 600 persone si sono ritrovate in uno spazio liberato in via Mascagni per ascoltare, discutere, confrontarsi, proporre. E’ il ricco universo di movimenti e comitati resistenti, precari e contadini in lotta per la riappropriazione del lavoro e della terra, territori che si oppongono alle grandi e piccole opere inutili e imposte, dall’Italia e non solo.

La varietà di contenuti dei workshop organizzati nella mattinata, la complessità e pluralità di dibattito, la voglia da parte di soggetti molto diversi di mettere in campo le proprie competenze, idee e strumenti: tutto questo per creare non una sterile opposizione al grande evento, bensì un moto che sappia cogliere le contraddizioni insite in Expo ben oltre le giornate di inaugurazione, perchè dietro la facciata della kermesse culturale e scientifica si nascondono meccanismi predatori e di sfruttamento e di normalizzazione generalizzato di esseri viventi, umani e non umani.

Esiste infatti una matrice ben identificabile dentro la mega-macchina del grande evento: riprenderla è utile per raccontare e analizzare le lotte nella loro specificità, ma anche per trovare quel modo uniforme di raccontarle, attraverso la loro materialità diretta e nascosta, da svelare, denunciare e abbattere.

I punti sono:
1. identificazione dei dispositivi predatori che operano sul territorio;
2. valutazione economica della sottrazione in atto (quantificazione);
3. narrazione della predazione subita e trasformazione in un senso di credito esigibile dalla collettività, umana e non.
4. riappropriazione del credito esigibile e quindi liberazione dei territori, degli animali e della natura tutta.

L’eterogeneità che ha caratterizzato la giornata è sicuramente elemento non residuale: il sistema Expo verrà messo in difficoltà proprio dalla capacità che abbiamo, come soggetti plurali, di mettere in campo proposte, modelli alternativi, pratiche conflittuali non autoreferenziali e volontà di mettersi in relazione.

La pluralità è visibile proprio nella quantità di contenuti affrontati all’interno dei differenti ws e nel dibattito finale. Questa è la prova che Expo non è solo un grande evento di interesse sia temporale (i 6 mesi) sia geografico (territorio metrolombardo), limitati. Parlare di Expo significa parlare di un nuovo sistema di governo del territorio, delle vite che a vario titolo lo riempiono e dello stato d’emergenza che diventa l’unica macchina decisionale, oltre i sempre più deboli meccanismi della democrazia rappresentativa. E investe ogni livello della vita quotidiana: dall’autodeterminazione di corpi e volontà alla definitiva precarizzazione nel mondo del lavoro, dalla svendita del patrimonio pubblico e del bene comune alla devastazione del territorio e dell’ecologia, dalla mercificazione delle sementi e dall’imposizione del sistema agroindustriale capitalistico a discapito di quello agricolo contadino, dalla svalutazione della proposta culturale resa un prodotto da commerciare al sostegno a Paesi che ancora oggi praticano l’apartheid come Israele.

Ed è qui che la struttura tentacolare di Expo cadrà a causa della sua stessa forza: laddove i tentacoli arrivano, è stata espressa la volontà di farsi trovare pronti ad accoglierli e reciderli. La scommessa sta nel riuscire a creare un livello reale di sinergia e mutualità, per arrivare insieme alla testa, bloccare i meccanismi messi in atto da questo mostro, svelandone il progetto e continuando ad allargare il fronte di chi non si ferma a dire no, ma sceglie un’attitudine che abbia come suo principio di base l’uguaglianza sociale.

Non ci nascondiamo dietro la complessità nel creare una piattaforma comune tra così tante voci, un immaginario di lotta condiviso. Non è facile, ma è tempo di tornare a farlo. L’orizzonte chiaro a tutti è che battaglia contro il modello-Expo non si esaurisce nelle centrali giornate di Maggio, ma si tratta di un percorso che avrà ancora lunga vita durante i sei mesi della manifestazione ed oltre: se l’Esposizione universale passerà, le sue ramificazioni e le sue drammatiche eredità in termini di debito, cemento, precarietà e sfruttamento rimarranno. Come NoExpo di Milano, Italia ed Europa, dalle città alle campagne, resisteremo sempre un minuto in più e continueremo quella lotta dai territori e in loro difesa, che invece i signori dell’Expo vorrebbero spolpare e desertificare.

Un orizzonte che non soffocherà il livello conflittuale che si vorrà tenere in quelle giornate: un conflitto radicale che non prescinde dal consenso e dalla legittimità che il Comitato No expo prima, e la Rete di Attitudine No expo poi, hanno acquisito e continuano ad acquisire con un lungo lavoro di contro-informazione e auto-organizzazione.

L’assemblea del 17 gennaio ha già rappresentato già di per sé un momento di quella piattaforme comune che da anni in Italia si sta costruendo e che ha visto altre sue tappe importanti negli incontri e nelle marce in Val di Susa, nei momenti di riappropriazione dei movimenti per l’abitare, nelle piazze arrabbiate del Sud contro la disoccupazione e l’avvelenamento dei territori, nei ricchi meeting che hanno preparato lo sciopero sociale e precario di novembre. Forme della politica e dell’organizzazione nuove, diverse da quelle istituzionali o tradizionali; ma se la Grande crisi, ormai sempre più permanente, ci ha insegnato qualcosa è che non possiamo più accontentarci delle risposte semplici o scontate, c’è bisogno di reinventarsi e ripartire da soluzioni e proposte nuove, ancora da creare. Noi abbiamo già cominciato, ci siamo già messi in marcia.

E’ da qui che proseguirà il percorso NoExpo e da qui lanciamo il nostro appello nazionale e internazionale per una grande mobilitazione permanente durante le giornate di Maggio.

30 aprile – 3 maggio: meeting internazionale NoExpo e per la riappropriazione dei territori

In particolare:

30 APRILE
CORTEO STUDENTESCO per unire le forze di studenti medi e universitari a livello nazionale e dimostrare l’opposizione al sistema Expo: contro legge Buona scuola e lavoro gratuito.
INIZIO CAMPEGGIO NOEXPO al cui interno si svolgeranno, anche durante i giorni di mobilitazione, iniziative ludiche e incontri politici e culturali

1 MAGGIO
Nel giorno dell’inaugurazione istituzionale dell’Esposizione universale, May Day Internazionale contro Expo – mega eventi – grandi opere – precarietà e sfruttamento

2 MAGGIO
Seconda giornata di mobilitazione cittadina e territoriale nel giorno di apertura al pubblico dei cancelli di Expo

3 MAGGIO
Conclusione del campeggio internazionale NoExpo e appello alle prossime mobilitazioni

Riportiamo, come migliore conclusione, il ricco calendario di iniziative comuni previste nei prossimi mesi: il nostro conto alla rovescia verso l’apertura dei cancelli di Expo.

24/01 Giornata per la sovranità alimentare, Genuino Clandestino contro Expo
Cremona, Manifestazione nazionale antifascista #EmilioResisti
27/01 Sentenza maxi processo contro No Tav
31/01 Val di Susa, appuntamento in Clarea
31/01 Giornata nazionale per il diritto all’Abitare
14/02 Peschiera del Garda, passeggiata al lago del Frassino che verrà tragliato dalla Tav
13-15/02 Roma, Strike meeting in vista del prossimo Sciopero sociale
21/02 Torino, corteo No Tav e No Expo
18/03 Francoforte, mobilitazione del movimento europeo Blockupy
24-26/4 Milano, Festival delle culture antifasciste per il 70° della Liberazione
30/04 Giornata studentesca No Expo a Milano
1-2/05 Giornate No Expo Milano
1-10/05 Sciopero astratto – Macao Sale Docks
Giugno No Expo Pride in opposizione al Pride sostenitore dell’Expo

Calendario e coordinamento comune, tour nazionale ed europeo, intensificarsi delle campagne di controinformazione, organizzazione ed agitazione sui territori: questi gli strumenti per scandire questi mesi finali verso Maggio.
L’attitudine NoExpo non è solo una rete metropolitana, non è solo un modo milanese di declinare la militanza politica: è la battaglia che parla anche di altre battaglie e altri fronti, nella reciprocità di forze e intelligenze. Per opporci ad Expo, Expo che fa male a tutti noi, smontiamo la narrazione tossica e facciamo male ad Expo.

Milano, 17 gennaio 2015
Assemblea nazionale NoExpo

ASSEMBLEA NO EXPO 17 GENNAIO – via Mascagni 6

milano_statale_assemblea-300x225UNIVERSITA’ CHIUSA?
PRENDIAMO SPAZIO IN VIA MASCAGNI 6
(Comunicato Attitudine NoExpo)

Nella Milano che rivendica la libertà di espressione le porte dell’Università statale rimangono chiuse a studenti, docenti, lavoratori e la città intera.
Nella Milano dove Expo patrocina iniziative omofobe perché “Expo lascia spazio a posizioni diverse e a volte antitetiche tra di loro”, si chiude un luogo di cultura per impedire dibattito e confronto.
Nella città di Expo le direttive sono chiare: impedire lo sviluppo di discorsi critici e lo scambio di saperi in relazione al grande evento e cristallizzare un modello di società in cui non c’è spazio per l’autodeterminazione di sé, del proprio corpo, del proprio diritto alla città.

Oggi l’Università Statale di Milano è stata blindata per “motivi di sicurezza”. Serrata, chiusa fino lunedì per ostacolare la realizzazione di un’assemblea nazionale di confronto su Expo, la corruzione e speculazione che lo caratterizza, le conseguenze che il grande evento avrà e che sta già avendo sul territorio nazionale in tema di diritti, reddito e lavoro.

Non vogliamo cadere nella trappola di chi vuole costruire un “nemico pubblico” e un clima di tensione, perché condividere con la città di Milano temi, contenuti e opinioni è la cosa più importante.
La due giorni si svolgerà nello spazio di via Mascagni 6,  luogo simbolo delle politiche che caratterizzano la città di Expo: svendita del patrimonio pubblico e PGT.

Invitiamo tutte e tutti a sostenere la libertà di espressione e a partecipare a questo ricco programma:

Venerdì 16 gennaio
dalle 19.30: teatro contadino, aperitivo bio, serata hiphop, balkan e reggae vs expo e omofobia!

Sabato 17 gennaio
h11-12.30
“Expo e genere”
“Riappropriazioni debite”
“Atenei contro Expo2015″

h12.30-13 pausa pranzo

h13-14.30
“ExpoxXChi? Casa, reddito, saperi”
“I tentacoli di Expo”
“Destituire la metropoli”

h. 15.00 plenaria assemblea

Approfondimenti workshop: http://www.noexpo.org/2015/01/13/assemblea-nazionale-noexpo-17g-programma-e-workshop/

15G_ #NoCanal: Storia della lotta che ha messo a nudo Expo

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Giovedì 15 gennaio alle h21.00, di e con OffTopicLab.

Ovviamente  a Ri-Make.

Una serata di discussione, controinformazione e socialità per capire insieme cosa sta succedendo nella Milano di Expo2015 a partire dai nostri quartieri, per capire come stanno distruggendo i nostri territori e come riappropriarcene.

In questa serata vogliamo conoscere da vicino la lotta dei comitati NoCanal, un’esperienza di autorganizzazione dai cittadini dei quartieri di Baggio e del Gallaratese, contro la Via d’Acqua per Expo.
PRESENTIAMO L’OPUSCOLO “#NOCANAL, STORIA DI UNA LOTTA CHE HA MESSO A NUDO EXPO” ultimo lavoro del laboratorio Off Topic.

Proveremo inoltre a capire cos’è e come si collega l’approvazione dello  SbloccaItalia e le sue conseguenze sui territori con un contributo della Redazione Ambiente di Communianet.

Se #expofamale difendiamoci, riprendiamoci la città, facciamo ri-vivere i nostri quartieri!
#noexpo #nocanal #exproprio