Nasce Communia Network, idee e pratiche fuori mercato

communiada communianet.org

Il 22 settembre 2013 nasce a Roma Communia Network, un nuovo progetto sociale e politico, frutto di idee e pratiche che si misurano con una fase nuova. La crisi e la progressiva marginalizzazione di alternative credibili impongono un deciso cambio di passo. Un passaggio delicato e complesso, in cui necessariamente si rompa con la propria tradizione per iniziare a navigare in mare aperto. Indagando precisamente il contesto socio-economico e culturale in profondo cambiamento e provando inediti processi di soggettivizzazione politica e sociale. Il sistema economico dominante non riparte, ma continua ad essere saldamente in sella. Nessuno ha messo in crisi la crisi e dunque la cifra del momento resta le politiche di austerità e la devastazione ambientale. La crisi oggi è sempre più ecologica e sociale. Resta allora urgente la necessità di una risposta collettiva adeguata. Movimenti e nuove primavere ci indicano una strada, fondata sul protagonismo dei soggetti sociali in carne e ossa. Il passo successivo che riteniamo ineludibile è la crescita del conflitto attraverso l’autorganizzazione e la pratica di una democrazia reale, promuovendo logiche fuori mercato. Sperimentare molteplici luoghi del conflitto, provandoli a connetterli in una prospettiva comune. Dalla fabbrica e una nuova idea di spazio recuperati mediante l’autogestione conflittuale, passando per la centralità della lotta al debito, alla precarietà del lavoro e alla mercificazione dei saperi, dalle pratiche di mutuo soccorso alla difesa dei beni comuni, dalle lotte delle donne e le rivendicazioni dei soggetti lgbt. Tasselli, certamente parziali, ma che possono iniziare a rompere gli attuali assetti e al contempo evocare differenti rapporti economici e sociali. Questo progetto vuole essere aperto, partecipato e crescere nel vivo della contemporaneità. A cominciare dalle scadenze più prossime. Vogliamo partecipare alla settimana contro la precarietà e in difesa dei beni comuni dal 12 al 19 ottobre, dentro la quale si terrà il 15 ottobre la giornata internazionale contro il debito, valorizzando tutte le formule che consentano di allargare pratiche autorganizzate e conflittuali. Vogliamo continuare il percorso del Forum per una nuova finanza pubblica e sociale lanciando le campagne di autunno sull’audit del debito e la riappropriazione di Cdp. Vogliamo promuovere Agorà, la tappa italiana di Occupy Europa. Perciò mettiamo in campo un sito capace di leggere il reale e indagare culture e stili di vita che vanno affermandosi. Consapevoli che si tratta anche di mettere a punto un nuovo lessico politico in sintonia con l’esistente. Un sito che rappresenti il baricentro politico e culturale di questo processo, con una sua redazione che dovrà anche essere strumento di coordinamento.

Communia Network

Alba Dorata uccide, la Grecia è in rivolta

grecia

Si sono svolte per tutta la giornata di ieri in Grecia numerose iniziative di risposta all’omicidio di Pavlos Fyssas, accoltellato a morte la notte scorsa ad Atene da una squadra di Alba Dorata.

Numerose sedi del partito neonazista greco sono state assaltate dalle migliaia di manifestanti che dalla mattina alla tarda notte di ieri si sono dati diversi appuntamenti di contestazione, connettendosi alle manifestazioni già convocate per lo sciopero generale del settore pubblico.

A difesa delle sedi di Alba Dorata, sono stati schierati ovunque cordoni di poliziotti in tenuta antisommossa che hanno cercato di respingere le azioni di protesta con lacrimogeni e cariche.

Atene e Chania (Creta) le città dove sono avvenuti gli episodi più violenti, con la reazione di alcuni esponenti neonazisti ai quali la polizia ha concesso agibilità nello scagliare pietre contro i manifestanti. A Patrasso un uomo, un ufficiale della marina militare italiana, è stato fermato dopo aver puntato una pistola contro ai manifestanti.

L’assassinio della scorsa notte ha definitivamente confermato i timori sull’escalation della minaccia neonazista in Grecia. Dopo mesi di ripetute aggressioni a soggetti lgbit, migranti e militanti antifascisti dell’estrema sinistra, e a pochi giorni dal sanguinoso attacco ai militanti del KKE sprangati a Perama, questa volta a pagare con la vita è un militante di Antarsya. 34 anni, inserito nel sindacato dei metalmeccanici, attivista nelle assemblee del suo quartiere, noto anche come Killah P nel panorama della musica hip hop, Pavlos è stato accerchiato accoltellato al cuore e all’addome da una ventina di fascisti mentre si trovava in giro con alcuni amici e amiche nelle vicinanze del Pireo. L’omicidio si è compiuto sotto agli occhi della polizia che non è intervenuta fino a quando Pavlos già a terra colpito non ha indicato l’autore materiale dell’accoltellamento, a dimostrazione della fortissima connivenza delle forze di polizia con la formazione xenofoba e fascista. Il colpevole, G.R. Di 45 anni, è stato arrestato. Mentre i vertici di Alba Dorata prendono le distanze dall’accaduto e lo minimizzano, seguiti da i mezzi di stampa greci e internazionali che parlano di “discussione di calcio degenerata in politica”, i testimoni oculari negano che si sia trattata di una banale rissa da bar ma e ne confermano il contenuto politico di stampo squadristico.

La rabbia che oggi si è espressa e continuerà ad esprimersi nei prossimi giorni segna il passo di una necessaria e quanto mai impellente risposta definitiva: la chiusura di qualsiasi spazio di agibilità politica ad Alba Dorata, di cui si invoca esplicitamente lo scigolimento, e a simili formazioni neonaziste e una più generale risposta alll’austerity e alla violenza e barbarie che produce. Perchè i fatti della scorsa notte non vengano dimenticati o perdonati e perchè non si possano ripetere più.

Si annunciano per la giornata di oggi presidi di solidarietà in diverse città d’Europa mentre a Milano, a pochi giorni dal raduno di Forza Nuova svoltosi a Cantù, ancora si discute della collocazione da disporre per un raduno musicale neonazista in programma il 16 dicembre. Da Milano, rispondiamo a tale eventualità con le parole espresse in un comunicato dagli amici e compagni di Pavlos: “Le persone sanno come combattere il fascismo, la Resistenza lo ha già dimostrato. Non permettete che i fascisti mettano radici in nessun luogo! Buttateli fuori dai sindacati, dalle scuole, da ogni quartirere. Adesso lo dobbiamo anche a Pavlos“.

AteneinRivolta Milano
Collettivo Ri-Make